Per la prima volta un paesaggio vitivinicolo italiano, quello piemontese di Langhe Roero e Monferrato, viene riconosciuto di eccezionale valore dal Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco e iscritto nella Lista del patrimonio Mondiale.
Il merito è innanzi tutto della grande bellezza dei nostri territori, ma anche di tutti coloro che da generazioni lavorano queste terre con rispetto, orgoglio e passione.
La motivazione dice che questi paesaggi
sono un’eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino.
Non possiamo che essere orgogliosi di un simile riconoscimento e dei termini nei quali è stato espresso.
Le aree selezionate
Le aree selezionate nel complesso coprono una superficie di circa 76mila ettari e coinvolgono oltre 100 territori comunali. Al loro interno le sei componenti citate sono, più dettagliatamente:
Langa del Barolo
Colline del Barbaresco
Castello di Grinzane Cavour
Canelli e l’Asti Spumante
Nizza Monferrato e la Barbera
Monferrato degli Infernot
I siti italiani inseriti dall’Unesco nella Lista del patrimonio Mondiale dell’Umanità sono 50, il primo in ordine di tempo nel’79. Potete visionare il sito www.unesco.org per l’elenco completo.